
Il post con l'illustrazione dell'album "In Rock" dei Deep Purple, con cui introducevo il mio viaggio ina USA, voleva certo ricordare il monte Rushmore, ma volevo anche alludere all'ultimo acquisto musicale: "Live in Japan".
LIJ è la raccolta delle registrazioni che portarono alla pubblicazione del mitico "Made in Japan", a mio parere il miglior live della storia. LIJ è interessante perché dà un'idea precisa dell'atmosfera delle tre serate giapponesi, di come la band suonava in serate diverse e delle scelte di includere una versione di un brano piuttosto che un'altra. Nel corso della prima serata, infatti, Richie Blackmore suona proprio male e Jon Lord non è molto ispirato. L'insieme, però, non stanca mai; è questa la grande forza dei live dei DP.
Per ora sono riuscito ad ascoltare solo il primo dei 3 CD. L'audio dell'edizione è curato da Peter Mew, che ha già rimasterizzato mi pare quasi tutto il materiale DP.
Purtroppo la qualità non è a livello dell'impareggiabile edizione su vinile (o comunque non rimasterizzata) ma, al contrario della riedizione di "Made in Japan", Mew non ha calcato troppo la mano e quindi il suono risulta più realistico e meno "nasale".
Conosco MIJ a memoria, anche nei dettagli minimi, ed è stato per ora molto divertente sentire gli stessi brani riproposti con piccole/grandi variazioni. Il fronte sonoro fa sempre impressione, ci si sente a un grande concerto, grazie alla bontà della ripresa.
Ho aspettato molto per comprare LIJ, un po' dubbioso per il fatto che non mi sembrava un'acquisto importante. MIJ rimane sempre il migliore e di gran lunga, ma la copertina di LIJ è assolutamente straordinaria. Per inciso, la foto è quella della prima edizione giapponese. In più contiene un utile libretto che racconta, senza paroloni, la storia di quei giorni dell'agosto 1972.