domenica, giugno 13, 2010

Nuova sorgente digitale: il DVD-Audio

Dopo le piccole disavventure con il Netgear 9100, incapace di fornire un'audio digitale corretto a 88 Khz, ho deciso di passare a un lettore multiformato. Il Netgear rimane comunque eccellente per tutti gli usi video e per i 44 o 96 Khz.

La scelta è andata sul lettore Cambridge Audio DVD99, un multiformato attualmente in vendita, massima espressione dell'era DVD, per quanto riguarda le possibilità di lettura e di decodifica. Naturalmente l'audio digitale compresso delle colonne sonore non conta ai fini di alta fedeltà, mentre conta molto di più la capacità di leggere tutti i formati ad alta risoluzione, DVD-Audio e SACD.

Il mercato dei DVD-Audio è praticamente inesistente da anni, persino inferiore a quello dei SACD, già di modestissime dimensioni, e probabilmente prossimo alla scomparsa totale.
Ciononostante, avendo ormai intrapreso la strada della musica liquida ad alta definizione, il formato DVD-A ritorna molto utile: è infatti possibile eliminare del tutto il player multimediale (tipo il Netgear) come sorgente digitale e utilizzare un software di masterizzazione di DVD-Audio, DVD-Audio solo, per tutti i contenuti fino a 24 bit e 192 Khz.

Ora, l'entrata digitale del mio DAC non supporta più di 108 Khz, ma si dà il caso che la quasi totalità della musica liquida ad alta definizione arrivi al massimo a 96 Khz, anche per questioni di dimensioni del download; i DAC interni del DVD99 supportano comunque i 192 Khz, in caso di necessità.
Le prime prove di ascolto, però, sono di gran lunga a favore del DAC esterno, in quanto macchina di tutt'altra levatura rispetto al DVD99.
Sorprendentemente, il DAC Musical Fidelity A3/24 si è rivelato un acquisto resistente al tempo e al progredire della tecnologia, quando sembrava che tutto portasse all'adozione del Super Audio CD come standard del futuro. Lo stream di dati a 1 bit del SACD, il DSD, avrebbe reso presoché inutile il mio DAC esterno.

Il DVD99 è anche un player SACD, anche se non dispone di convertitori DSD, ma decima il segnale DSD in ingresso a 24 bit e 192 Khz, per poi inviarlo ai convertitori.
La soluzione non è per niente disprezzabile, ma per ora gli ascolti hanno deluso molto. Per ora possiedo solo 2 SACD, di cui solo uno audiophile, ma del secondo conosco bene il layer CD, ottimo, e quindi posso fare confronti.

HDracks, da cui mi rifornisco di musica "liquida", pubblica le registrazioni ad alta risoluzione a 24 bit e 96 Khz, tranne per la musica derivante da SACD, che viene pubblicata secondo lo standard 24 bit 88 Khz, frequenza multipla intera del 2.82 Mhz del SACD.
Ho acquistato un paio di album (uno e due) di Mari Kodama su Pentatone, alcune sonate di Beethoven per pianoforte, che letteralmente spazzano via qualunque registrazione simile sentita su CD.

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