martedì, dicembre 11, 2007

Firmware o crippleware?

Da tempo penso di acquistare un hard-disk esterno capiente come deposito per tutti i miei file di grandi dimensioni, tra cui ci sono le foto digitali e anche le registrazioni audio autoprodotte.

Il costo ormai decisamente abbordabile di unità di 500 GB (109 euro) fa degli hd esterni un'alternativa persino economica rispetto al backup su DVD o CD.
Leopard è uscito con Time Machine, che preferibilmente si basa su un disco esterno per salvare i dati.

Possiedo già un disco esterno da 160 GB, che per ora è sufficiente, ma sto valutando se le nuove unità di storage di rete possono essere utili in futuro.
Sta di fatto che le case produttrici non hanno iniziato molto bene: ad esempio la Western Digital attualmente produce il suo "My Book world edition" con una insulsa limitazione (articolo di The Register): non è possibile condividere file anche potenzialmente coperti da copyright in rete locale.

È incredibile come sia possibile arrivare a presumere che l'utente finale utilizzi il prodotto in modo da infrangere le leggi sul copyright, e quindi a limitarlo preventivamente, impedendogli in questo caso di utilizzare il disco proprio per uno degli usi più comuni che ne farebbe.

Ci sono anche limiti tecnici, come ad esempio la sola connettività mediante share di Windows e poco altro. Niente NFS. Ipotizzare iSCSI sarebbe pura fantascienza (capisco, il target di utenti sarebbe trascurabile).

Peccato che sono tutte tecnologie relativamente economiche, almeno dal punto di vista software, reperibile interamente come open-source. Lo sforzo della casa produttrice sarebbe poco più che sviluppare l'interfaccia web.

Un prodotto interessante potrebbe essere quello della LaCie, che ha almeno l'ftp!

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