lunedì, settembre 27, 2010

Misuriamo l'inflazione con l'abbonamento del treno

Ecco la storia dell'abbonamento del treno nell'era dell'Euro, escludendo per carità di patria gli abbonamenti del periodo universitario.

Il tragitto è Novara-Milano sul treno più comodo possibile (Intercity o Eurostar).

L'abbonamento è stato fatto dalla stazione più conveniente, generalmente Vignale (quartiere a nord di Novara), oppure Vercelli. Nel caso di Vignale, a quanto è dato di sapere, la discriminante è stato il fatto che il percorso in Piemonte fosse maggiore di quello in Lombardia per pochi km, quindi che venissero applicate le tariffe della regione Piemonte.
  1. Luglio 2007: 47 € di abbonamento base da Vignale + 6.4 € di carta di ammissione bidirezionale IC, totale 53.4 €
  2. Novembre 2007: 51.7 € + 6.4 € = 58.1 €
  3. Febbraio 2008: per la prima volta non è più possibile fare l'abbonamento IC da Vignale, ma si è costretti a farlo da Novara, pagando la tariffa già esistente di 65 € + 6.4 € = 71.4 €.
  4. Marzo 2008: qualcuno si accorge che facendo l'abbonamento IC da Vercelli si paga addirittura meno: 59.4 € + 8 € = 67.4 €
  5. Gennaio 2009: arrivano gli abbonamenti per Eurostar. Gli Eurostar erano treni nuovi, già introdotti da mesi al posto dei vecchi Intercity. Viene introdotta, dopo lunghe trattative, la carta TuttoTreno Piemonte, che per 150 € l'anno garantisce l'accesso su tutti i treni. Ora gli ES* diventano ufficialmente più costosi (aggiungiamo 1/12 della carta TuttoTreno al mese), ma l'abbonamento si può fare nuovamente da Vignale: 51.7 € + 12.5 € = 64.2 €
  6. Febbraio 2009: immancabile, visto anche il "difetto di cassa" del mese precedente, arriva l'aumento dell'abbonamento regionale. 56.4 € + 12.5 € = 68.9 €. Torniamo al disopra dell'ultimo aumento da Vercelli.
  7. Gennaio 2010: la regione Piemonte non trova l'accordo con Trenitalia per la fornitura del servizio ES*. Il percorso dei treni ES 9707 e 9732, che prima andava da Torino a Venezia, viene semplicemente privato del tratto Torino-Milano e viceversa, ma gli orari vengono mantenuti. Fra Torino e Milano vengono reintrodotti i vecchi Intercity, esattamente quelli che erano stati sostituiti nel corso del 2008. Un grande vantaggio è la puntualità della partenza da Milano alla sera. Il tutto si traduce in 88.2 € di abbonamento, che comprende circa 4 € per il privilegio di poter usufruire dei treni regionali, altrimenti inaccessibili con l'abbonamento Intercity (!!!).
  8. Ottobre 2010: tornano gli Eurostar 9707 e 9732. L'abbonamento sale a 97 €, ma per accedere ai regionali bisogna pagare ancora 4 € (!!!) portando il totale a 101.9 €. La puntualità del treno IC già fermo in stazione a Milano di sera diventa ormai solo un ricordo. Ci sarà ancora la carta TuttoTreno?
Dobbiamo fare i conti per vedere a quale tasso d'inflazione corrispondono questi aumenti, o basta l'elenco per avere l'idea? Qual è il tasso di inflazione che viene riportato in televisione?

domenica, settembre 05, 2010

Asus EB1501 come sorgente

Oggi, data la mattinata nuvolosa, ho fatto varie prove con il mio nettop Asus EB1501, un completissimo PC da tavolo facilmente trasportabile, che può rivelarsi una centrale multimediale per il vostro impianto hi-fi e HT.

Per ora ho utilizzato l'EB1501 solo come PC, su cui ho installato anche Linux che funziona perfettamente. Windows 7 fornito col PC è molto completo e facile da utilizzare.

Per ora ho sempre il problema che non sono riuscito ad ottenere un DVD-A da un album in alta definizione di Mari Kodama in formato flac, del tutto simile agli altri due che avevo già acquistato e che funzionano perfettamente nel lettore.
Ho voluto provare quindi il PC come sorgente di audio digitale. Si dà il caso che l'Asus EB1501 sia dotato di uscita ottica digitale Toslink "annegata" nell'uscita audio minijack posteriore. Le utility Asus di Windows permettono di selezionare le caratteristiche dell'uscita fino a 24 bit/96 Khz.
Una volta collegato al DAC, l'EB1501 attiva subito l'uscita digitale, quindi il DAC lo rileva subito, si sincronizza e rimane sincronizzato.

La prova è piuttosto breve. Installo per prima cosa MediaMonkey, una specie di iTunes molto migliorato per Windows; ha la piacevole caratteristica di essere compatibile con i flac ad alta risoluzione e anche gli m4p col DRM di Apple.

Un vantaggio favoloso è la presenza del telecomando, in dotazione come del resto l'adattatore minijack-Toslink, ed è un telecomando grande quanto e anche più di quello di un normale TV. Le funzioni di base (trascinamento, frecce, OK) funzionano bene con MediaMonkey.

L'EB1501, con i suoi 380 euro circa, potrebbe essere la sorgente digitale ideale, economica e tuttofare, ma l'ascolto ha evidenziato un paio di problemi che possono essere tali solo per gli audiofili (tipo me):
  1. L'uscita digitale è asservita a vari controlli di volume (MediaMonkey e anche quello del driver Asus). Ora, io proprio non riesco a capire l'utilità del volume nel dominio digitale, visto che è una caratteristica propria della sezione analogica. Uno deve scrivere del codice apposta per il controllo di volume che, ammettiamolo, è molto semplice nel dominio digitale, quanto inutile.
  2. Il DAC non risincronizzava mai la frequenza in ingresso; ciò significa che l'output dell'EB1501 è sempre a 24/96, anche quando i file originali sono a 16/44 o 24/88, il che significa che l'output è ricampionato. Non si sa come, però; e qui sta il problema. Un DAC audiophile esterno con oversampling sa sicuramente come dare i risultati migliori (a meno di software dedicati sul PC, ma mi viene da sorridere).
L'Asus è quindi ritornato sulla scrivania, dove continua il suo lavoro normale.
Mari Kodama continua il suo viaggio verso un altro DVD-A.