mercoledì, giugno 18, 2008

Sono a casa - Live in Japan

Mi rendo conto che non ho più scritto nulla da quando sono tornato dagli Stati Uniti, ma il lavoro ha preso il sopravvento.

Il post con l'illustrazione dell'album "In Rock" dei Deep Purple, con cui introducevo il mio viaggio ina USA, voleva certo ricordare il monte Rushmore, ma volevo anche alludere all'ultimo acquisto musicale: "Live in Japan".
LIJ è la raccolta delle registrazioni che portarono alla pubblicazione del mitico "Made in Japan", a mio parere il miglior live della storia. LIJ è interessante perché dà un'idea precisa dell'atmosfera delle tre serate giapponesi, di come la band suonava in serate diverse e delle scelte di includere una versione di un brano piuttosto che un'altra. Nel corso della prima serata, infatti, Richie Blackmore suona proprio male e Jon Lord non è molto ispirato. L'insieme, però, non stanca mai; è questa la grande forza dei live dei DP.

Per ora sono riuscito ad ascoltare solo il primo dei 3 CD. L'audio dell'edizione è curato da Peter Mew, che ha già rimasterizzato mi pare quasi tutto il materiale DP.
Purtroppo la qualità non è a livello dell'impareggiabile edizione su vinile (o comunque non rimasterizzata) ma, al contrario della riedizione di "Made in Japan", Mew non ha calcato troppo la mano e quindi il suono risulta più realistico e meno "nasale".
Conosco MIJ a memoria, anche nei dettagli minimi, ed è stato per ora molto divertente sentire gli stessi brani riproposti con piccole/grandi variazioni. Il fronte sonoro fa sempre impressione, ci si sente a un grande concerto, grazie alla bontà della ripresa.

Ho aspettato molto per comprare LIJ, un po' dubbioso per il fatto che non mi sembrava un'acquisto importante. MIJ rimane sempre il migliore e di gran lunga, ma la copertina di LIJ è assolutamente straordinaria. Per inciso, la foto è quella della prima edizione giapponese. In più contiene un utile libretto che racconta, senza paroloni, la storia di quei giorni dell'agosto 1972.