sabato, marzo 08, 2008

Zoom H2 e la "musica" moderna

Il titolo del post è ironico, ma non troppo. L'ultima registrazione che ho effettuato è stata di un concerto di musica moderna-contemporanea, di quelle giustamente incomprensibili.
Tuttavia gli artisti hanno saggiamente (secondo me) suonato anche molti gradevolissimi brani di Bach e un bis di cui non conosco il titolo. L'H4 si è comportato molto bene, ma l'H2, che era al debutto, ha presentato caratteristiche molto interessanti: prima di tutto la ricostruzione scenica più fedele, come già dicevo nello scorso post, ma anche una maggiore efficacia dei 4 microfoni in fase di produzione.

Il secondo grande vantaggio dei 4 microfoni è che, nel downmix stereo, buona parte del rumore di fondo viene sottratto matematicamente dalla media dei segnali. Non solo, anche la timbrica ne giova (questo lo devo ancora analizzare a fondo).

Il CD (doppio) è finito e farà la sua bella mostra nella collezione.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao!
Ho trovato molto interessanti i tuoi post sui registratori zoom..

Una domanda: Tra l'h4 e l'h2 quale consiglieresti?
Spiego: sono un musicista professionista (batterista) e mi capita spesso il bisogno di registrare le prove in saletta.
Ma vorrei anche registrare dei lavori solistici con la batteria per un uso non professionale..ma quasi! nel senso che devo usarli come demo.

Ora, l'unico dubbio che ho è che, avendo l'h4 2 entrate canon, mi sembra un po' più "professional", nel senso che attaccando 2 panoramici alle suddette entrate, credo che il risultato finale sia migliore che con l'h2, che ho visto ha un entrata per un mic esterno mini-jack..
Cioè, il fatto delle due entrate canon giustifica la differenza di prezzo?

Conta che riuscirei a pagare l'h4 allo stesso prezzo dell'h2!

Insomma, grande dilemma..Che fare?
Ti ringrazio anticipamente per l'eventuale risposta.
Ciao!
Cristiano

Rudy ha detto...

Grazie per l'interesse nei post, sono contento che siano utili.

L'H4 è effettivamente più professionale. L'ergonomia è peggiore, ma qualità è migliore, sia costruttiva che sonora.

La differenza di prezzo è dovuta, oltre che all'entrata microfonica, anche al software di preamplificazione con effetti per basso, chitarra e la sezione multitraccia.

I microfoni incorporati dell'H4 sono di buona qualità; i miei commenti sulla scena sonora sono dettagli da audiofilo. Per una registrazione generica vanno benissimo: il risultato è ottimo e non ci sono problemi di posizionamento. I risultati migliori si ottengono con il gain al minimo (situazione ideale per la batteria).
Ad un primo confronto i microfoni dell'H2 sono di qualità inferiore.

Io non avrei dubbi: sicuramente H4. Altrimenti potresti valutare altre marche, ma non so i dettagli tecnici e prezzi.

Anonimo ha detto...

Ciao, grazie molte per la risposta!
In effetti mi confermi ciò che già pensavo..Vada per l'H4 :)

L'unico dubbio me l'aveva insinuato la notizia che gli H4(almeno i primi usciti)avevano dei problemi nella registrazione in mp3 a 320 kbts (mi sembra) e, cosa peggiore, in funzionalità 4 tracce ho sentito che produca un rumore di fondo fstidioso..Mah!

Comunque per l'uso che devo farne io è più che sufficente.

Se vuoi tra un po' metterò i risultati delle session di registrazione con l'H4 sulla mia pagina, se vuoi dare un'ascoltata sei il benvenuto: http://www.myspace.com/cristianobacherotti

Grazie ancora, ciao!
Cristiano

Anonimo ha detto...

Ciao. Io arrivo dal DAT ( TCD D7 ) e dal minidisc ( AIWA AM-F70). Arrivo nel senso che da anni registro puntualmente concerti nei club, prelaventemente jazz-fusion. Accoppio l'attuale mindisc, con il mic stereo ECM 909 Sony. Senza entrare nello specifico ambientale ( ci sono troppo variabili) l'audio che ne ricavo è soddisfacente, quando registro in manuale e in standard play con il MD. Con il H2 e il H4 a che livelli siamo? :)
Mi chiamo Paolo.

Grazie

( DoctorHee@gmail.com )

Rudy ha detto...

Ciao!
L'audio di H2 e H4 dovrebbero essere migliori di quello compresso del Minidisc.
Hanno le loro particolarità intrinseche: generalmente meglio l'H4 come morbidezza e l'H2 come rumore di fondo, specialmente se si ricava una traccia stereo come mix della registrazione multicanale, ma il suono dell'H2 è più aspro, meno nobile dell'H4.
Entrambi danno belle soddisfazioni ma, se si pretendono prestazioni professionali o quasi, bisogna rivolgersi altrove e i costi lievitano molto.

Unknown ha detto...

Ciao Rudy,
prima di tutto complimenti, sono del settore e i tuoi post sono belli e dettagliati.

devo essere sincero, non conosco questi aggeggini ed ovviamente non li userei mai per fare registrazioni utili a prodotti discografici...

Quello che mi serve è un registratore fedele, utile, pratico per poter registrare musiche suonate dal vivo nelle piu svariate situazioni..partirò a breve per fare un lavoro di indagine e raccolta su musiche folcloristiche e sarò dovunque, locali, posti all'aperto, sopra e sotto a registrare a documentare...
Ma visto che sono anche un pianista ed ho sempre brutte registrazioni dei miei concerti, pensavo..."ora faccio una spesa e compro qualcosa che renda delle degne registrazioni di piano solo..e poi mi sono allargato di concerti da camera..di concerti d'orchestra..."
tutto sempre registrato male malissimo con la videocamera...visto che non ho mai avuto tempo e testa per preparare set per registrare...

Allora vengo al dunque la domanda è questa...!Ero pratito per lo zoom h2...ma ho letto il tuo post ed ora non so...
Tu Pensi che dovrei spendere queste 130 euro in piu per prendere l'H4? lo comprerei solo per la qualità della registrazione, che se però non è notevole non vale la pena...

Che mi consigli tu che li hai provati entrambi?
Grazie!

Rudy ha detto...

@Roberto: nel tuo caso non ci sono dubbi: H4. Se puoi permetterti anche qualcosa di più costoso e migliore, meglio ancora.

Le soddisfazioni che danno questi aggeggi vanno molto al di là del prezzo di acquisto.

Ti consiglio, se vuoi rimanere in un budget minimo, anche Sound Forge Audio Studio 9, anche se ultimamente i prezzi sono molto aumentati. È un programma semplice, ma perfetto per produzioni senza fronzoli e nel rispetto della filosofia minimalista.